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Cassanelli tra le
sue ricerche ha prestato particolare attenzione alla realtà inventiva
novese, raccogliendo numerosi fischietti dei maggiori cucari.
Partendo dagli stili a noi famigliari, che ritroviamo nelle tradizionali
mostre di ogni anno, la preziosa raccolta Cassanelli offrirà l'opportunità
di esporre per temi e per soggetti e quant'altro si possa stabilire come
motivo di confronto oggetti di varia provenienza, a testimonianza di realtà
etniche diverse. Sono esposti la bellezza di circa milletrecento pezzi,
di cui 190 sono cuchi veneti. Le seguenti regioni italiane sono egregiamente
rappresentate dai loro originali artisti e artigiani: Piemonte (36); Friuli
(5); Emilia (3); Umbria ( 9); Toscana (11); Lazio (26); Abruzzo e Molise
(31); Campania (7); Puglia (289); Basilicata (15); Sicilia (81). In Europa
la scelta del collezionista si è rivolta alle seguenti nazioni: Belgio
(1); Francia (4); Germania (8); Grecia (18); Lussemburgo (9); Polonia
(24); Portogallo (56); Romania (16); Russia (104); Slovenia (33); Spagna
(15); Svezia (3); Turchia ( 9); Ungheria (3); per un totale di 303 fischietti
europei.
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Lo sguardo di Cassanelli
si proiettò anche verso l'Oriente dove acquisì 8 cuchi in Afganistan,
6 in Cina, uno in India e 3 in Indonesia. Nel Sud America ne trovò 14
esemplari in Argentina, 5 in Brasile, 16 in Cile, 3 in Ecuador, 22 in
Guatemala, 54 in Messico e 56 in Perù. Dal Kenia provengono 2 fischietti,
includendo così anche il continente africano. Di provenienza ignota
risultano 130 pezzi.
La
collezione Cassanelli costituisce pertanto un prestigioso motivo
di arricchimento e apertura culturali, monito civico per un collezionismo
che non è considerato fine a se stesso, ma viene a costituire un'importante
esperienza culturale per tutti coloro che si avvicinano a conoscere
gli interessanti fischietti raccolti con tanta passione da Nino
Athos Cassanelli. |
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BIOGRAFIA DI
NINO ATHOS CASSANELLI
Nino Athos Cassanelli nasce a Bologna il 27 gennaio 1929. Il suo lavoro
comportava molta fatica e impegno, costretto da rigide norme; dedicava
il tempo libero alla grande passione per l'arte etnica e popolare, emersa
dalla curiosità di recuperare le proprie radici vista l'origine rurale
della sua famiglia in contrasto con una vita trascorsa in città. Lo
affascinò in modo particolare l'arte dei fischietti, scoperta per caso
durante una vacanza. Da un primo incontro fortuito nacque un interesse
sempre più profondo che lo spinse a ricercare altre manifestazioni di
questa espressione artistica in diverse città d'Italia. Da questa ricerca
iniziò una minuziosa opera di collezionismo che non si limitò solo a
una semplice raccolta di materiali ma anche di una vera e propria ricerca
delle varie manifestazioni correlate a questa forma d'artigianato sia
di carattere popolare che religioso fino ad arrivare alla pura espressione
artistica. Muore a Bologna il 28 febbraio 1999. |