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Allinizio
dellOttocento, nonostante la grave crisi
politico-economica, alcune manifatture novesi
riuscirono a prosperare proprio
grazie alla terraglia; si rinunciò alla
produzione di lusso destinata ai nobili ormai
decaduti e si puntò su una vasta
clientela, anche se più modesta, a cui si
destinarono nuovi soggetti e tecniche: nacquero
così le
ceramiche
popolari. |
Verso il
1860-1865 si affiancò un altro genere, definito
Artistico o Aulico o Neorococò forse stimolato dal
desiderio di confrontarsi con gli straniere alle varie
Esposizioni
Internazionali.
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Grande
centrotavola in maiolica, altezza cm 71 detto
"La vasca di Nettuno", con
raffinatissima
decorazione a fiori naturalistici. Manifattura
Viero, ultimo quarto dell'Ottocento. |
Piatto in terrglia
con suonatrice d'arpa bordo a
"spugnetta". Manifattura
Antonibon,
seconda metà dell'Ottocento |
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Coppia di vasi in
terraglia con riserve miniate a piccolo fuoco
per imitare la porcellana. Firmati "Fabbrica
Baroni, Nove". Manifattura Antonibon, primo
quarto dell'Ottocento. |
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