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Nel XVII secolo la
crescente richiesta e la diffusione in Europa
delle preziose porcellane cinesi indusse i
ceramisti olandesi ad imitarne la lavorazione
invadendo anche i mercati della Serenissima; il
Senato veneziano perciò, nel 1728, tentò di
porvi rimedio stimolando la produzione interna
con agevolazioni fiscali per chi fosse
riuscito a produrre porcellane e a
migliorare le Maioliche. ll momento era
favorevole per Giovanni Battista Antonibon, il
quale aprì, nel 1727, nella |
vecchia
casa paterna a Nove quella che sarebbe diventata la più
importante fabbrica di ceramiche della Repubblica Veneta,
e che nel 1732 ottenne il privilegio dal Senato di essere
esente da tutti i dazi per venti anni.
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Pasquale
Antonibon, che successe al padre nel 1738, nel 1762
riuscì in unaltra impresa importante: la
produzione della porcellana. Nel 1770 si diffuse in
Italia la terraglia, un impasto ottenuto in Inghilterra
fin dal 1725, che per la bianchezza e il basso costo
aveva causato uninaspettata concorrenza alle
maioliche e alle porcellane italiane: ancora una volta la
fabbrica Antonibon, con Giò Maria Baccin, nel 1786
riuscì ad ottenere un impasto perfettamente
imitante quello inglese.
Grande piatto in
maiolica con decorazione a ponticello.
Manifattura Antonibon, prima metà del Settecento |
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Grande centro
tavola in maiolica datato:
"DellaFabricadiGiBattaAntonibon/Ndi
Vicenza/Anno
1755" |
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Rinfreschiera
ovale con decoro in blu "alla
Berain". G.B. Antonibon (1728-1738) |
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Tazza da brodo e
piattino in porcellana detta anche
"tazza della puerpera" o "sodella
della comare". Manifattura Antonibon,
ultimo quartodel Settecento. |
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