Angelo Spagnolo "Essenza della forma" Marostica (VI) dal 2 dicembre al 7 gennaio 2018

01-angelo-spagnoloAngelo Spagnolo "Essenza della forma"
Città di Marostica (VI) Castello Inferiore
2 Dicembre 2017 - 7 Gennaio 2018

a cura di:
Assessorato alla Cultura del Comune di Marostica

con il patrocinio di: città di Bassano del Grappa, comune di Nove e Argillà Italia

con la collaborazione di: Lampi Creativi, Associazione NOVE - Terra di Ceramica

iniziativa realizzata con il supporto di Fondazione Banca Popolare di Marostica, Minuzzo Pavimenti e Rivestimenti

La città di Marostica si appresta ad ospitare nella Sala Grande del Castello Inferiore la personale del prof. Angelo Spagnolo dal titolo "L'essenza della forma"

L'iniziativa, promossa dall'Assessorato alla cultura e coordinata dall'assessore Serena Vivian assieme allo stesso Spagnolo, vede il patrocinio della vicina Bassano del Grappa e del comune di Nove nonché di Argillà Italia, in continuità con altre esposizioni dedicate ai concittadini protagonisti nell'ambito ceramico nazionale.
La figura del prof. Spagnolo riassume le caratteristiche del designer, con oltre cinquant'anni di attività presso diverse aziende del territorio, ma anche quella di docente all'Istituto statale d'arte di Nove. Notevole anche il suo apporto in ambito grafico con l'ideazione di numerose locandine e allestimenti per attività culturali e sportive della città.
La personale spazia attraverso i diversi ambiti espressivi, tra oggetti funzionali d'arredo dalle linee essenziali e pannelli più liberi, ma dalla personalità inconfondibile. Il lavoro del designer marosticense può essere letto sotto diverse chiavi di lettura. Nell'esposizione si ripercorrono gli anni della formazione scolastica e lo studio progettuale; anni di esperienze anche in ambito lavorativo con i primi riscontri all'interno della SICA di Nove. In quella prima azienda, il cui indirizzo produttivo si deve in buona parte al dialogo tra il titolare Angelo perin e il prof. Spagnolo, si hanno i primi esiti dell'applicazione di un metodo progettuale e lavorativo meticoloso.
Un percorso lungo quasi quarant'anni al termine dei quali Spagnolo rinnova la propria creatività rccogliendo la sfida della collaborazione con una nuova azienda specializzata in un materiale diverso il gres di Linea Sette. Già negli anni in Sicart i riscontri di critica avevano prortato le opere di Spagnolo in Italia e all'estero, riscontri che proseguono anche con i nuovi lavori.
Terminata anche quella esperienza, Spagnolo ha già intrapreso un nuovo percorso confrontandosi con un ambito ceramico nuovo: quello del mosaico decorativo di Botteganove. Nei nuovi lavori infatti confluiscono in maniera chiara gli esiti di una scelta consapevole dell'uso di gradazioni tonali (risalenti al periodo Sicart), nell'accostamento di tessere e moduli dalle linee morbide (richiamando quanto realizzato per Linea Sette), ma con una nuova indole. L'idea di regolarità, incasellata per lunghi anni entro una rigorosa quadrettatura, si volge oggi in direzioni asimmetriche, essenziali e dalle molteplici possibilità combinatorie. A completare l'esposizione un catalogo che, dopo l'antologico " Le forme dell'utile " del 2016, sintetizza il percorso passato con particolare attenzione alle creazioni più recenti.
L'esposizione, realizzata in collaborazione con Lampi Creativi e l'associazione Nove terra di ceramica, rimarrà aperta fino a domenica 7 gennaio 2018.
Ingresso libero. Informazioni: 0424 479122 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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Inaugurazione: sabato 2 dicembre, ore 18, Marostica (VI), Sala Grande del Castello Inferiore Presentazione a cura di Marco Maria Polloniato
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Iniziativa realizzata con il supporto della Fondazione Banca Popolare di Marostica e Minuzzo Pavimenti - rivestimenti



Biografia
Angelo Spagnolo nasce a Marostica nel 1944. Frequenta e si diploma all'Istituto statale d'arte di Nove sotto la direzione di Andrea Parini e con docenti Giovanni Petucco, Pompeo Pianezzola e Cesare Sartori ricevendo premi e riconoscimenti; si perfeziona con il magistero all'Istituto statale d'arte di Venezia. Ancora studente inizia a frequentare e a fare esperienza presso la ditta SICA (Società Italiana Ceramiche Artistiche) di Nove. La frequentazione si stabilizza grazie alla lungimiranza di Angelo Perin che, alla fuoriuscita di Cesare Sartori nel 1968, accoglie la personalità di Spagnolo come coordinatore artistico e consulente tecnico dell'azienda, in particolare per designers esterni come gli architetti Marilena Boccato, Gian Nicola Gigante e Antonio Zambusi.
Nel 1968 inizia l'attività di insegnamento, precisamente di "Discipline plastiche" e "Educazione visiva", all'istituto statale d'arte "G. De Fabris" di Nove; manterrà la cattedra fino al 2000.
La SICA viene sciolta nel 1969 dando vita a due nuove ditte distinte, rispettivamente la CAI di Stefano Guzzo e la SICART di Angelo Perin. Spagnolo manterrà il legame con la seconda indirizzandone la produzione in maniera netta e originale alla ricerca funzionale. Lo stesso anno sposa Maria Grazia Fabris: l'anno successivo nascerà il figlio Elia.
Negli anni '70 e '80 cura in maniera sistematica la comunicazione visiva della Sicart, avvalendosi di fotografi d'eccezione (Edmondo Tich, Luciano Svegliado, studio Forma 3) e con una chiarab impronta personale. Altri apporti grafici, quale volontario, si ritrovano nella lunga attività a sostegno del gruppo grafico marosticense.
Nel 1982 Spagnolo introduce altri leit-motiv del proprio percorso come designer: le sequenze nella gradazione di tono come nella serie "Ritmia" e l'accostamento e l'appplicazione delle prime tessere smaltate, quadrate o circolari, in gradazione di tono grigio come nella serie "Fonia".
Gli anni Novanta si caratterizzano anche per i primi riconoscimenti pubblici anche nell'ambito dell'insegnamento, in particolare con la riproduzione su argilla dei 64 simboli della Pissota (popolare versione della tombola con simboli al posto dei numeri). Negli stessi anni e in quelli a seguire Spagnolo prosegue l'indagine nell'ambito della sequenze tonali di smalti e negli accostamenti di tessere anche in terre colorate prive di smalto com in "Sintesia" e "Harlem".
Un'ulteriore elemento originale lo si può ritrovare nel 1993 nella serie "Kilim" in cui compaiono tessere sui toni ocra con impronte incusse: un parallelismo con l'attività didattica e la realizzazione assieme ad una classe dell'istituto d'arte del decoro per un lampione della piazza di Nove.
Con il nuovo millennio termina l'attività come docente e la collaborazione con la Sicart, indirizzata sempre più al mercato dell'arredo bagno, oltre che alla diversificazione in altri ambiti produttivi, in favore di una nuova e più giovane azienda: Linea Sette di Marostica. L'azienda, caratterizzata dall'uso di gres smaltato privo di decorazioni pittoriche, diventa una nuova sfida per Spagnolo. Il designer marosticense deve quindi adattarsi a riprendere in mano la funzionalità e l'essenzialità della forma per venire incontro al nuovo materiale.
Tornano in chiave nuova gli echi del contrappunto tra smalti lucidi e matt, le cui creazioni danno esiti (anche commerciali) molto significativi per l'azienda. In questi anni Spagnolo ha anche partecipato a iniziative ed esposizioni a tema con alcuni pezzi unici, compresa la prima personale presso il Liceo artistico "G. De Fabris" nel 2011.
Nel 2016, in concomitanza con la fine del sodalizio lavorativo con Linea Sette, ha modo di esporre in maniera esaustiva il proprio percorso di ricerca nell'ambito del progetto "Lampi Creativi". È quindi presente nella collettiva "1946-1975: alle radici dell'innovazione", ma soprattutto nella prima antologica "Angelo Spagnolo – Le forme dell'utile – Antologica" ospitata al Museo civico della ceramica di Nove.

2017
Anche a seguito della positiva risposta da parte del pubblico e degli addetti ai lavori, con l'ormai rodato metodo di lavoro, ricomincia a realizzare nuove opere per se e per i familiari. Avvia una collaborazione lavorativa con Botteganove in un ambito ceramico nuovo: il rivestimento in mosaico.

Presentazione, biografia, esposizioni