Visita alla città di L'Alcora (Spagna)

05VISITA ALLA CITTA’ DI L’ALCORA

Chiamato a partecipare come membro della giuria al Concorso Internazionale di Ceramica “CICA 2015”, città di L’Alcora ne ho approfittato perché erano diversi anni che volevo conoscere questa cittadina spagnola con secoli di tradizione ceramica, così mi presi un giorno in più per visitare da solo L’Alcora.

Prima di arrivare alla cittadina si apre tra le colline una vista su un grande centro industriale di produzione ceramica per rivestimento, qui ci sono tutti gli stabilimenti dei più importanti produttori spagnoli. Questa zona industriale sembra quasi tenga d’assedio L’Alcora che insediata su una collina rimane il soggetto principale su tutta la vista.

Prima di arrivare al nucleo abitato si costeggia il grande lago artificiale della Regina Maria Cristina che in questo periodo era colmo d’acqua, tanta da sommergere fino alle punte i numerosi salici che crescono lungo le rive.

Come spesso faccio negli ultimi anni quando visito una città o una località, comincio dal mercato o meglio ancora dagli orti che circondano i nuclei urbani. Con grande sorpresa gli orti di L’Alcora si trovano giusto alle pendici della città, i proprietari scendono direttamente da delle scalinate ai loro orti, in maggio particolarmente rigogliosi. Mi auguro che i giovani vogliano continuare questa passione dei loro genitori perché questi orti davano a tutta la città un’aria di vita e di fertilità meravigliosa.

Anche qui si vede l’impronta d’arte ceramica e la contaminazione con la produzione industriale, infatti in molte parti si sono usati resti di mattonelle o mattonelle intere per creare scalini, chiuse per l’acqua, muretti di contenimento.

Risalendo poi la pendice della collina e guardando a terra nel viottolo, ho visto molti resti di mattonelle e osservando attentamente mi sono accorto che queste mattonelle raccontano il passare degli stili e del tempo, dagli anni ’50 fino agli anni ’80. Probabilmente è stata vietata la discarica dei materiali di risulta, così che l’esposizione dei resti copre solo quel periodo storico.

Uscito dagli orti sono arrivato a una bella passeggiata che in alcuni casi è proprio scavata nella roccia della collina, roccia fatta da un conglomerato di rocce o meglio sassi di origine alluvionale che nei secoli si sono saldate assieme dalla silice presente nel terreno.

Più su si entra nella cittadina e continuano le sorprese con i sotto balconi interamente rivestiti con mattonelle decorate, era la prima volta che vedevo questa attenzione artistica anche dove in teoria non era necessario, ma l’arte è come la natura, invadente!

Continuo il mio giro per la città scoprendo le botteghe artigiane di ceramica che producono ancora i decori che hanno reso famosa L’Alcora durante i secoli. Una storia molto simile a quella di Nove e Bassano che vi invito a conoscere attraverso i vari siti internet, uno fra tutti www.museulalcora.es, ma sopratutto vi invito a visitare di persona il Museo della Ceramica di L’Alcora che raccoglie capolavori di quattro secoli di storia. Prendetevi pure qualche giorno perché anche l’entroterra e il mare a pochi km vi darà la gioia di essere in un paese dove l’accoglienza e l’allegria è di casa.

Danilo Rigon maggio 2015


 

Versiòn en Español

Visita a la ciutad de L'Alcora

Invitado a participar como miembro del jurado del Concurso Internacional de Cerámica “CICA 2015”, ciudad de L’Alcora he aprovechado para visitar esta ciudad española con siglos de tradición de cerámica, que tenía intención de conocer hace tiempo, por lo que me tomé un día para visitarla.

 

Antes de llegar a la ciudad se abre entre las colinas la panorámica di un grande centro industrial de producción de cerámica para revestimiento, aquí se encuentran todos los mayores establecimientos de los más importantes productores españoles. Esta zona industrial parece casi que ponga sitio a la ciudad de L’Alcora, que establecida sobre una colina permanece la protagonista principal de la vista panorámica.

Antes de llegar al centro habitado se bordea el grande embalse artificial de la REina María Cristina que en este periodo estaba a rebosar, sumergiendo incluso las puntas de numerosos sauces que crecen junto a la orilla.

Según mi costumbre de estos últimos años cuando visito una ciudad o una localidad, empiezo por el mercado o mejor aún por los huertos que rodean los núcleos urbanos. Para mi sorpresa, los huertos de L’Alcora se encuentran justo en las cuestas de la ciudad, los propietarios bajan directamente por escaleras a sus huertos, en mayo particularmente floridos. Espero que los jóvenes quieran continuar esta pasión de los padres porque estos huertos dan a toda la ciudad un aire di vida y de fertilidad maravillosa.  

Aquí también se ve la huella del arte de la cerámica y la contaminación de la producción industrial, en muchas partes se han usado restos de baldosas o baldosas enteras para crear los escalones, cerrados al agua, muros de contención.

Volviendo a subir por la colina y mirando el suelo del sendero, he visto muchos restos de baldosas y observando atentamente me he dado cuenta que estas baldosas nos cuentan el pasar del tiempo y de los estilos, desde los años 50 hasta los 80. Seguramente se prohibió el vertido del material de residuos, por lo que la exposición de los restos abarca solo aquel periodo histórico.

Saliendo de los huertos he llegado a un bonito paseo que en algunos casos estaba excavado en la misma roca de la colina, roca hecha de un conglomerado de rocas, o mejor, piedras de origen aluvial que en los siglos se saldaron juntas por la sílice presente en el terreno.

Más arriba se entra en la ciudad y continúan las sorpresas con la parte inferior de los balcones completamente revestida con azulejos decorados, ¡era la primera vez que veía esta atención artística allá donde no era ni siquiera necesario, porque el arte es como la naturaleza, invade!

Continúo mi recorrido por la ciudad descubriendo las tiendas artesanales de cerámica que aún producen las decoraciones que han dado fama a L’Alcora durante siglos. Una historia muy similar a la de Nove y Bassano que os animo a conocer a través de los varios sitios de internet, uno entre ellos www.museulalcora.es , pero os animo sobre todo a visitar personalmente el Museo de la Cerámica de L’Alcora que muestra obras de arte de cuatro siglos de historia. Tomaros más de un día porque el interior y el mar a pocos kilómetros os darán también la sensación de estar en un pueblo donde la acogida y la alegría son de casa.

Danilo Rigon maggio 2015